Valerio Dieni è uno dei nostri podcaster che ha registrato la sua serie sulle neuroscienze che ancora oggi riscuote molto successo a giudicare dalle statistiche che leggiamo. Abbiamo voluto fargli alcune domande dandogli il tempo di pensarci e di scriverci una risposta con calma. Poche domande che ci hanno permesso di conoscerlo un po’ meglio e di raccontarvelo.

Valerio è Consulente di linguistica cognitiva | Marketing Strategist | Docente Ainem | TEDx Speaker |

Direttore marketing di Wezed, web agency attiva dal 2013 e specializzata nella realizzazione di strategie digitali e marketing integrato ed AINEM Ambassador. Muove i primi passi sul web come redattore di testate giornalistiche online, per poi verticalizzarsi nel tempo sulla comunicazione digitale.

Studioso e appassionato di economia comportamentale, scienze cognitive applicate al marketing e più in generale dei meravigliosi meccanismi che guidano il pensiero umano, oggi affianca le aziende nella trasmissione del proprio valore sul web.

Alcune domande.

1 - Borgo Offagna: Wordeality è un titolo che dice molto della tua voglia di semplificare concetti articolati in parole semplici. come è stata la tua esperienza nel creare e scrivere questo podcast? Sei abitato a scrivere per comunicare, immagino sia venuto tutto molto naturale

Valerio: ⁠Sì, da una parte è stato tutto naturale, dall'altra però non è facile dare concretezza a certi temi. E il cervello ha bisogno di concretezza per comprendere, a lui serve calare certi concetti nella quotidianità della vita, del lavoro, delle relazioni. È la grande sfida della divulgazione: trasmettere in modo semplice ciò che in realtà è estremamente complesso.

2 - Borgo Offagna: conoscere i “meccanismi” della comunicazione è un dono o una maledizione? Riprendo la tua definizione della puntata nella quale citi la “maledizione del verbo esssere” per traslare sul senso si responsabiltà che ognuno di noi ha nel comunicare.

Valerio: Che bella domanda! E io ti rispondo: entrambi. Pensa, uno dei bias più connaturati nell'essere umano è il bias del dualismo: siamo abituati ad applicare a ogni concetto la logica dell'aut-aut. Bianco o nero, destra o sinistra, dono o maledizione. Invece viviamo in un mondo di grigi. E più passa il tempo, più le gradazioni di tali sfumature aumentano. Una cosa è certa: se anche potessi scegliere di disimparare ciò che so sulla comunicazione, non lo farei.

3 -Borgo Offagna: Un podcast con la tua voce, ora che sono passati due anni, ha cambiato il modo in cui gli altri ti ascoltano? e come tu ascolti te stesso? (a proposito, riascolti mai le tue puntate?)

Valerio: Più che cambiare il modo in cui gli altri mi ascoltano, penso abbia cambiato il modo in cui gli altri si parlano. C'è un mio carissimo amico che periodicamente mi ricorda quanto la puntata sull'uso del verbo essere abbia modificato irreversibilmente la sua prospettiva e il modo in cui si rivolge agli altri e a se stesso. Considero questo genere di feedback il più grande traguardo umano che possa raggiungere.

4 - Borgo Offagna: Ci sono nuovi progetti di produzione podcast? Cito spesso il tuo podcast e molto mi chiedono “ma quando ci sarà il seguito?”

Valerio : ⁠Se un seguito ci sarà, allora sarà a più voci. Basta monologhi. Le riflessioni più profonde e stimolanti originano dal confronto. Con una sola voce si impara, ma con due o tre voci si cresce. E poi, lo sai, sogno un "Wordeality" di attualità con te e Ferdinando. O un "Lorem Ipsum" che integri un po' di linguistica cognitiva...

5 - Borgo Offagna: Valerio, il tuo lavoro nel campo della comunicazione e nel neuro marketing è qualcosa che ti occupa davvero molto tempo ed energie. Ma se non facessi questo, cosa ti piacerebbe fare “da grande” (e non dirmi che vorresti cantare perchè i tempi dello zecchino d’oro sono ormai lontani :))

Valerio: Vero, i tempi dello Zecchino sono andati! Mi riesce difficile immaginarmi lontano dalla comunicazione e dal marketing. A dieci anni mi divertivo a inventare payoff e claim per le pubblicità. Ora sto ampliando ulteriormente le mie competenze per poter fornire alle aziende un supporto ancora più profondo. Ma se proprio dovessi vedermi al di fuori di tutto questo: negozio di fumetti. Senza ombra di dubbio. Del resto, sono cresciuto con gli insegnamenti di Zio Ben.